Foresti
"Foresti" è un gruppo di selvatiche individualità riunite dalla bellezza sovrastante delle alpi della provincia di Cuneo. Vogliamo mettere a servizio del territorio montano le nostre competenze ed il nostro entusiasmo per creare un progetto che valorizzi e rispetti la cultura e le ricchezze proprie della montagna. Giulia Odetto, attrice e regista. Originaria di Fossano, trapiantata a Torino per frequentare la scuola del Teatro Stabile, è attualmente una nomade per lavoro. Per sentirsi a casa le basta guidare verso il Monviso. E' stata candidata, come miglior attrice under 35, al premio "le maschere del teatro italiano" nel 2018 e "Premio Virginia Reiter" nel 2019. E' stata diretta - tra gli altri - da G. Gallione, M. Martone, L. Lanera, V. Malosti. Con il "Collettivo EFFE" porta avanti un progetto di sperimentazione tra tecnologia e arti performative. Dal 2015 collabora all'organizzzione ed alla direzione artistica del Festival Mirabilia. Innamorata delle vallate cuneesi ogni tanto si ritira in un rifugio per lavorare a contatto con chi tra i monti ci è nato ed ha deciso di restare, nel 2019 tracorre un mese ai piedi delle Himalaya per approfondire lo studio dello yoga e diventare insegnate certificata. Alfonso Genova, nato a Palermo, cresciuto tra le dolomiti friulane, vive a Torino dove si è trasferito per frequentare la scuola del Teatro Stabile. Attualmente la sua principale occupazione è la scoperta delle alpi piemontesi. Poi si, lavora in teatro come attore ed è anche molto bravo. Emilia Badellino, educatrice professionale sanitaria. E' cresciuta con lo spirito scout, il quale poi si e' evoluto in varie passioni. E' viaggiatrice, e dopo aver vissuto in Australia ed essersi innamorata dell'oceano e della sua naura incontaminata ha rivalutato la propia terra di origine con le sue splendide montagne. Dopo diversi lavori in riabilitazione psichiatrica, si avvicina sempre più al concetto di un benessere olistico per le persone e intraprende questo progetto per favorire un connubio educativo tra la natura e l'uomo. Andrea Silvestro, educatore socio-culturale e giornalista pubblicista. Ai suoi studi in ambito pedagogico ha da sempre unito la passione per il mondo della comunicazione. Attualmente lavora come educatore presso una cooperativa sociale, occupandosi di minori in situazioni di disagio, rischio evolutivo e difficoltà comportamentali. Sempre in ambito minorile, ha seguito diversi progetti di sviluppo di comunità presso le Politiche giovanili del Comune di Saluzzo. Tra questi il progetto europeo ALCOTRA "Giovani, territorio e comunità future", che ha visto la realizzazione di: workshop sullo sviluppo sostenibile in alta quota ("MaB Unesco Monviso Youth Camp") con studenti italiani e francesi, co-progettazione e realizzazione di uno spazio giovani di matrice europea, organizzazioni di eventi con e per i giovani. In ambito scolastico, ha realizzato percorsi di educazione ambientale presso le scuole superiori ed è stato selezionato per 5 progetti europei PON "Programma Operativo Nazionale", lavorando a contatto con gli studenti delle scuole Medie. Da sempre appassionato di montagna, è sci-alpinista e socio Cai da oltre 25 anni. È inoltre vice-presidente dell'Anpi di Fossano.
.IL CONCEPT
Le città permettono ad istituzioni culturali di offrire una grande varietà di attività e di crescere anche nella qualità di quanto proposto. In Italia l’offerta educativa e culturale è sicuramente più ampia in luoghi come Torino, Milano e Roma. A volte questa offerta rimane chiusa nelle città e perde il contatto con una parte di popolazione che vive in centri più piccoli o in luoghi isolati. Inoltre, se si parla di produzione artistica, portando avanti processi creativi in luoghi urbani viene meno una grande risorsa creativa: il confronto con la natura.
D’altra parte i luoghi in cui la natura è più forte delle istituzioni sono di solito difficilmente accessibili da un grande numero di persone, spesso in via di spopolamento e privi di strutture adeguate ad ospitare alcune attività e, non essendoci il supporto di grandi istituzione, privi dei fondi necessari per sostenere un programma ricco e qualitativamente competitivo.
Noi ci sentiamo sospesi a metà tra queste due situazioni, vorremmo raggiungere la qualità dell’offerta culturale ed educativa delle grandi città, senza perdere il contatto con la terra, in particolare con le nostre montagne. Ci spostiamo continuamente tra le città e le vallate per cercare di unire questi due mondi, entrambi necessari.
Transumanza culturale è un continuo via vai tra i monti e le città per tracciare, con il tempo, una via accessibile e frequentabile da un pubblico misto che si sposti con noi creando un collegamento virtuoso e rispettoso.
.IN PRATICA
Vogliamo proporre attività che creino una vera e propria transumanza culturale tra le città e le valli. Partendo da quelle che sono le competenze e gli interessi del nostro gruppo ci concentreremo su due macro aree
Realizzazione di iniziative a carattere culturale, olistico e comunitario in cui la montagna è contesto di partenza, coinvolgendo un bacino di persone che dalla città si sposti tra i monti. Queste attività verranno realizzate in ambienti montani, almeno a 1500 m di altitudine, preferibilmente in luoghi raggiungibili solamente a piedi.
Laboratori di creazione con professionisti delle arti performative
Sotto la guida di una personalità di riferimento del panorama performativo italiano (coreografi, drammaturghi o registi), artisti professionisti parteciperanno a seminari di formazione finalizzati alla presentazione di una creazione che parta dalle tematiche del luogo e lo valorizzi. L’intero processo creativo avverrà tra i monti, abitando il luogo scelto per un determinato periodo ed associando al processo delle attività che aiutino a connettersi con i valori della montagna, la sua cultura e i suoi abitanti, come escursioni guidate da accompagnatori naturalistici locali e guide alpine o incontri con abitanti della valle. Al termine del percorso presenteranno il lavoro svolto in valle realizzando uno spettacolo unico nel suo genere in quanto nato dal territorio che verrà offerto gratuitamente agli abitanti – e turisti – del luogo alzando, di conseguenza, l’offerta culturale esistente.
Workshop intensivi di discipline olistiche
La relazione tra l’umano e la natura, il confronto con la natura stessa è, in molte pratiche e filosofie, la base del percorso personale. Le vallate del cuneese sono luoghi perfetti per seminari intensivi di yoga, meditazione e discipline olistiche volte alla cura della persona e alla riscoperta di se stessi poiché danno la possibilità di “staccare” dalla vita di tutti i giorni a chi ha uno stile di vita frenetico, stressato, cittadino. Quelli che spesso sono considerati i limiti di questi luoghi diventano punti a favore: il telefono non prende, poche distrazioni e tanto silenzio. Il target è un pubblico che normalmente non vive in montagna, anzi che tendenzialmente non la frequenta. In questa tipologia di attività “Transumanza Culturale” vuole fare da tramite per mostrare questa possibilità imprenditoriale e tentare di avviarla con il sostegno della comunità locale.
Sviluppo di diverse tipologie di interventi volti alla sensibilizzazione di vari target sul tema dell’educazione ambientale contestualizzata alla montagna e alle sue peculiarità.
1. Scuole (elementari e medie) e utenti portatori di disabilità fisica e/o cognitiva. Le attività proposte sono:
L’obiettivo di queste attività è promuovere l’educazione alla sostenibilità ed ecologia, nonché dare la possibilità ad un vasto range di utenza di scoprire, e di conseguenza fruire, delle potenzialità del territorio.
2. Giovani-giovanissimi (scuole superiori) e realtà associazionistiche che hanno come interesse la sensibilizzazione ad una scelta di vita consapevole ed una scoperta culturale poco conosciuta, quale il corollario annesso alla montagna e alla comunità abitativa. Le attività proposte per il target in questione sono le seguenti:
L’obiettivo è sostenere la filosofia e la scelta di vita dell’abitare la montagna e della scoperta di tutte le opportunità che essa può offrire.
Portiamo in questo progetto passione e professionalità. Competenze nella progettualità di attività artistiche e una rete consolidata con professionisti italiani ed internazionali del settore culturale, scuole e terzo settore. Vogliamo proporci come mediatori tra questi soggetti e le realtà montane, per dare al progetto un taglio esperienziale di altissima qualità, accessibile e fruibile da un pubblico misto. Un progetto capace di avvicinare persone e terre lontane: coinvolgendo con l’arte e seminando con l’educazione.
Cerchiamo un partner radicato sui territori delle vallate cuneesi che condivida la nostra visione. Per realizzare il progetto ci servono, in comodato d’uso gratuito, delle strutture sul territorio montano, preferibilmente in alta quota affinché le nostre attività abbiano un carattere immersivo. Nella migliore delle ipotesi, un “quartier generale” adatto alle nostre attività in un paese montano accessibile a tutti, preferibilmente dotato di strutture ricettive per ospitare i professionisti coinvolti, ed un punto di appoggio in quota (rifugio, bivacco, casermone). Un partner che comprenda la ricaduta economica del progetto sul proprio territorio, e che pertanto sia disposto ad investire (in varie forme) per realizzare insieme il percorso di Transumanza Culturale.
#Territorio #Consapevolezza #Montagna #Qualità #Processo